In pochissimi hanno dubbi quando parliamo di “Il Fenomeno”, ancora oggi indimenticato dagli appassionati di calcio: ecco come è diventato.
Non sono pochi i calciatori destinati a lasciare un segno indelebile nella storia per le doti che hanno mostrato sul campo, ma ancora meno sono quelli che restano nel cuore di chi segue lo sport più amato in Italia indipendentemente dai colori. Se questo accade, è perché il loro talento è talmente forte da far pensare a un vero sogno se uno di loro dovesse vestire la maglia della propria squadra del cuore, anche se questo a volte è destinato a restare un desiderio irrealizzato.
Avvertire un po’ di commozione quando uno di loro decide inevitabilmente di appendere le scarpe al chiodo non può che essere naturale, specie se non si sa se qualcuno sarà in grado di raccoglierne l’eredità. È il caso di chi veniva chiamato da tutti “Il Fenomeno”, che resta ancora oggi difficile da eguagliare per tutti.
Era “Il Fenomeno” per tutti: ecco com’è
Restare incantati dalle giocate de “Il Fenomeno”, così come era chiamato Ronaldo era più che naturale. Vederlo alle prese con i dribbling e i gol che lo hanno reso famoso era davvero un piacere per gli occhi, per questo tutti non hanno potuto che essere dispiaciuti quando si è trovato a dire addio allo sport.
Le sue condizioni fisiche, complici anche i numerosi infortuni, rendevano infatti impossibile poter proseguire, per questo è stato naturale, anche se doloroso prendere questa decisione. Il fisico fragile ha certamente avuto un ruolo preponderante, ma a giocare un’importanza ancora maggiore, se possibile, ci ha pensato l’ipotiroidismo, che gli era stato diagnosticato negli ultimi anni della sua carriera.
Nonostante gli allenamenti costanti, infatti, lui aveva la tendenza a ingrassare, condizione certamente non compatibile per chi come lui deve giocare ad alti livelli. Il suo corpo oggi è quindi decisamente diverso rispetto a quello che lui aveva quando era al culmine del successo, anzi per chi non lo sapesse sarebbe quasi impossibile pensare a come lui era un tempo.
Era stato lui stesso ad annunciare senza mezzi termini nel 2011 come quella patologia avesse influito: “Al Milan ho scoperto di soffrire di ipotiroidismo, ho perso con il mio corpo – erano state le sue parole in conferenza stampa -. Ho vissuto una carriera bellissima, ma non ce la faccio più”.
Il più grande di tutti i tempi
Nonostante siano passati anni dal suo addio, ancora adesso è difficile pensare ci possa essere qualcosa che sia in grado di raggiungere i livelli de “Il Fenomeno”. Nemmeno Cristiano Ronaldo, che con lui condivide parte del nome è stato in grado di fare altrettanto. E in questo caso non ci riferiamo solamente al palmares, ma soprattutto alle doti tecniche che abbiamo potuto ritrovare in ben pochi calciatori.
Essere preso in giro per il suo peso, ancora quando era in grado di calcare i campi di calcio, gli ha però fatto male, come ha ammesso lui stesso nella conferenza di addio. Era infatti impossibile poter arginare l’aumento di chili: “Per contenere l’ipotiroidismo è necessario prendere degli ormoni, ma nel calcio sono considerati doping – aveva raccontato -. Ora che questo è noto a tutti ci sarà chi si sarà pentito di avere fatto ironia sul mio peso. Non voglio però avere rancore nei confronti di nessuno”.
Il mondo del pallone è comunque ancora amatissimo dal brasiliano, anche se in un’altra veste rispetto al passato. Oggi l’ex attaccante è dirigente del Cruzeiro, club a cui è legatissimo visto che è qui che ha cresciuto e che ha fatto il suo debutto nei professionisti.