L’invenzione del cioccolato è secolare e piena di sorprese: queste sono le origini del dolce più famoso della storia.
Oggi la grande maggioranza della popolazione mondiale va pazza per il cioccolato ma in pochi conoscono davvero le sue origini. La storia del dolciume più famoso in assoluto è molto antica e per ripercorrerla è necessario tornare a circa la prima metà del XVI secolo, più o meno quando gli esploratori europei si addentravano nei mari alla scoperta del Nuovo Mondo.
Aver viaggiato fino ai confini all’epoca conosciuti ha permesso all’uomo di conoscere cose che prima d’ora mai si sarebbe aspettato di incontrare. Ad esempio, per risalire alle origini del cioccolato bisogna tornare indietro con la mente al 1520. Epoca in cui fu Cristoforo Colombo a salpare per le Americhe e a conoscere per primo, insieme al suo equipaggio, le primizie che quella terra era pronta ad offrire.
Per gli abitanti del posto il cacao era un vera e propria risorsa, molto più importante di quelle comunemente usate dagli europei dell’epoca. Poi, lo studio e l’amore per questo alimento, lo hanno portato ad essere il cibo più goloso in assoluto. Ma prima di diventare il dolce che oggi tutti conoscono sai a cosa serviva il cacao?
Per i Maya e gli Atzechi, tra le prime civiltà ad aver conosciuto il cacao, si trattava di una vera e propria prelibatezza mandata direttamente dalle loro divinità. Il cacao, infatti, oltre ad avere un sapore gradevole, forniva a quelle popolazioni le energie necessarie per svolgere le loro attività, come andare a caccia e procurarsi tutto ciò di cui avevano bisogno. Per loro era così importanti che inizialmente costituiva la loro moneta locale.
Ebbene sì, nonostante le Americhe fossero ricche di oro e di pietre preziose, per quelle civiltà le cose davvero importanti erano quelle che fornivano un qualche sostegno al corpo. E siccome l’oro e i metalli vari non si potevano mangiare, per loro non avevano grande significato. Successivamente, quando gli esploratori hanno portato il cacao in Europa, lo hanno trasformato nel classico cioccolato di oggi.
Il cacao nasce amaro ma attraverso la lavorazione diventa il dolce che tutti conoscono, oggi mangiarlo senza trattamenti risulterebbe impossibile alla maggior parte delle persone. L’invenzione del cioccolato fu del chimico olandese Coenraad Johannes van Houten che capì, dopo averne studiato i primi utilizzi, come trasformare i chicchi di cacao in una polvere da mescolare dentro l’acqua così da ottenere una gustosa bevanda, era il 1828. Mentre la ben nota tavoletta, ideata da Joseph Fry, è arrivata solo nel 1847.
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