La diagnosi di tumore al cuore per Flavio Briatore ha portato a un tempestivo intervento chirurgico: di quale patologia si tratta, i sintomi e la cura.
Quando si parla di tumore al cuore, si gela il sangue: un misto di paura, ansia e incertezza che riesce a far vacillare anche gli animi più lucidi e determinati. Sarà stato così anche per Flavio Briatore, un imprenditore che ha saputo percorrere tanta strada nella sua vita, conosciuto anche per essere stato team manager in Formula 1 e per l’attività in hospitality di lusso – Majestas nello specifico, nota in precedenza come Billionaire Life.
Nelle ultime settimane, Flavio Briatore però, ha dovuto affrontare una nuova sfida, non tanto economica, ma una battaglia per la sua salute, e quindi per la vita. Gli è stato diagnosticato, infatti, un tumore al cuore, una patologia molto rara e difficile da riscontrare, che rappresenta solo lo 0,02% delle neoplasie nell’uomo.
Si tratta di una malattia che spesso viene scoperta per caso, e infatti sono stati dei controlli di routine a permettere a Briatore di capire cosa avesse. Poi si è prontamente sottoposto a intervento chirurgico all’ospedale San Raffaele di Milano, operato il 19 marzo dal cardiochirurgo Francesco Maisano.
Cos’è il tumore al cuore che ha colpito Flavio Briatore
Il tumore con cui ha dovuto fare i conti Briatore è un mixoma benigno, cioè una massa che si espande in un organo, ma che non ha la capacità di genere metastasi altrove. Ciò non vuol dire che non sia da tenere in considerazione, anzi va asportata il prima possibile. I sintomi che si possono percepire sono vertigini, sincope o affanno, ma ancor più spesso i pazienti possono essere asintomatici e scoprire il loro stato molto più in là nel tempo.
I controlli periodici, anche senza patologie conclamate, risultano quindi fondamentali e l’ha spiegato lo stesso Briatore in un video pubblicato sui suoi profili social. Spesso il mixoma si espande nell’atrio sinistro e il trattamento è chirurgico. Nel caso del noto imprenditore, i chirurghi del San Raffaele hanno scelto un approccio mini-invasivo, procedendo con una toracotomia endoscopica, utilizzando la circolazione extracorporea.
La prognosi non è nefasta se si procede per tempo ed eliminando tutta la massa, proprio perché un tumore benigno non ha la capacità di generare metastasi. Di sicuro, non è stata una passeggiata per Briatore, ma sottoponendosi regolarmente ai check-up al cuore è riuscito a individuare e risolvere il problema senza riscontrare grossi danni.