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Caccia agli insegnanti in tutta Italia, nuova nota del Ministero: c’è lavoro per tutti

Pubblicata la nota del Ministero dell’Istruzione. Migliaia di posti disponibili come insegnanti in scuola primaria, scuola secondaria e istruzione superiore

Nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un notevole incremento nelle assunzioni nel settore dell’istruzione. Questa ondata di nuove assunzioni rappresenta una risposta concreta alle esigenze crescenti di insegnanti qualificati e competenti in tutto il Paese. Ora la nuova nota del Ministero apre nuove opportunità.  

Assunzioni nella scuola: miglia di posti disponibili – (gallurainformazione.it)

Le nuove assunzioni hanno riguardato principalmente tre ambiti chiave dell’istruzione: scuola primaria, scuola secondaria e istruzione superiore. Le autorità educative nazionali e regionali hanno collaborato attivamente per individuare le aree più carenti e fornire risorse umane adeguate per soddisfare la domanda educativa.

Una delle ragioni principali dietro questo aumento delle assunzioni è stata la crescente consapevolezza dell’importanza dell’istruzione di qualità per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Un’altra ragione significativa dietro questo aumento delle assunzioni è stata la necessità di affrontare le conseguenze della pandemia da COVID-19 sull’istruzione. La chiusura prolungata delle scuole ha evidenziato molte lacune nel sistema educativo, spingendo le autorità a investire maggiormente nelle risorse umane per garantire un recupero efficace e un supporto adeguato agli studenti.

Caccia agli insegnanti in Italia: la nota del Ministero

L’Italia si prepara ora per il lancio dei corsi e concorsi di specializzazione TFA Sostegno IX Ciclo, progettati per abilitare gli insegnanti all’assistenza agli alunni con disabilità nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. La Nota n. 10.584 emessa dal Ministero dell’Università e della Ricerca nel dicembre 2023 ha fornito le “indicazioni operative” per l’avvio di questo processo. In risposta, gli atenei di tutta Italia hanno elaborato le proprie proposte di attivazione dei corsi.

Assunzioni nella scuola: la nota del Ministero – (gallurainformazione.it)

Attualmente, l’attenzione è focalizzata sull’emanazione del bando ministeriale che definirà l’autorizzazione effettiva per i posti disponibili per i corsi. Con ancora 35.140 posti da assegnare dopo le edizioni precedenti, questo annuncio è cruciale per gli aspiranti insegnanti specializzati. Una volta pubblicato il bando ministeriale, le singole università potranno annunciare i propri avvisi e organizzare le selezioni, stabilendo modalità e tempistiche per le prove di accesso.

I corsi TFA Sostegno, della durata di otto mesi, includono un tirocinio che richiede la partecipazione all’80% delle lezioni. La frequenza è obbligatoria, con l’obiettivo di ottenere 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). Il superamento dell’esame finale conferisce la specializzazione per le attività di sostegno e consente ai docenti di partecipare ai concorsi per i posti di ruolo.

Per accedere ai corsi TFA, è necessario monitorare la pubblicazione del bando sull’ateneo di interesse, presentare domanda e superare le prove di accesso. Le modalità di selezione variano tra le università e possono includere prove preselettive, scritte e orali. La prova preselettiva consiste in un test con 60 quesiti a risposta multipla su conoscenze didattiche, psicopedagogiche, giuridiche e abilità linguistiche.

.Sono esclusi da questa fase i candidati con almeno 3 anni di servizio su posto di sostegno, abilitazione all’insegnamento o titolo di studio valido per l’insegnamento fino al 31 dicembre 2024. I requisiti variano a seconda della scuola di riferimento: per la scuola dell’infanzia e primaria, è richiesta l’abilitazione all’insegnamento o titoli analoghi, mentre per la scuola secondaria I-II grado sono necessarie l’abilitazione alla classe di concorso e specifici crediti formativi.

Per i posti di Insegnante Tecnico Pratico (ITP), è richiesto un diploma di tipo tecnico o professionale che dia accesso alla classe di concorso, senza necessità dei 24 CFU. Tuttavia, a partire dal 2025, sarà necessaria la laurea di primo livello e i 24 CFU/60 CFU per l’insegnamento.

Claudio Rossi

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