Se desideri da sempre una bella bicicletta elettrica ma le cifre sono sempre troppo alte, scopri il bonus che fa al caso tuo.
Oggi come oggi, soprattutto per chi vive in città o in pianura, la bicicletta elettrica è un valido mezzo di trasporto. Ecologica, comoda e anche sicura se si adottano tutte le precauzioni consigliate, permette di spostarsi con velocità e, dall’altro lato, non inquina, né costringe a fare troppa fatica. Un problema, però, è il prezzo spesso molto alto: fortunatamente c’è un bonus.
Anche nel 2024, infatti, è possibile ottenere il bonus per l’acquisto di biciclette elettriche a pedalata assistita. Oltre a questa misura, che è valida sull’intero territorio nazionale, ci sono poi misure locali e regionali riservate ai residenti e quindi più specifiche. Ecco però in cosa consiste il bonus biciclette elettriche e per chi è pensato.
Il bonus di cui vi parliamo oggi è riferito alle persone con disabilità e ai loro famigliari: tra le spese agevolabili, infatti, rientra anche l’acquisto di una bicicletta elettrica a pedalata assistita, poiché è a tutti gli effetti un mezzo di supporto per le persone con disabilità. Per questo motivo, questa spesa rientra in quelle detraibili al 19% e non vi è alcuna franchigia.
La misura dello sconto dipende dal costo del mezzo e, al momento, non ci sono limiti di spesa. Possono beneficiare di questo bonus le persone con disabilità, a patto che nella certificazione rilasciata dal medico specialista Asl si legga in modo evidente il collegamento funzionale tra la disabilità del soggetto e l’uso della bicicletta con motore elettrico ausiliario.
Per beneficiare del bonus è necessario effettuare il pagamento della bicicletta elettrica con metodi tracciabili quali carte, bancomat o versamento bancario o postale. Inoltre, è necessario conservare tutta la documentazione fiscale relativa all’acquisto come fatture e scontrini: l’Agenzia delle Entrate ha infatti tempo cinque anni per effettuare un’eventuale controllo delle detrazioni effettuate in sede di dichiarazione dei redditi.
Il bonus, quindi, lo si recepisce in fase di compilazione di 730 e, come le spese sanitarie e quelle di altro tipo, rientra nella detrazione Irpef al 19%: per scoprire se potete usufruirne anche voi rivolgetevi a un CAF o al vostro commercialista di fiducia.
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