
La Maddalena. Dall’Opposizione chiedono di intervenire in materia di usi civici.
(di Claudio Ronchi) – Cinque consiglieri d’Opposizione – primo firmatario Alberto Mureddu, con i colleghi Gulino, Salvati, Giudice e Manconi – hanno depositato agli atti, nell’ultima riunione di Consiglio Comunale, un’interrogazione nella quale si chiede all’Amministrazione Lai “quali iniziative siano state assunte a livello regionale perché vengono inseriti nell’elenco degli usi civici, gli usi che i maddalenini hanno fatto sul territorio (mare compreso) e che giustamente rivendicano di voler continuare a fare”. Le Opposizioni chiedono che l’argomento sia inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Come è noto a legiferare in materia di usi civici è la Regione che ha competenza anche su La Maddalena, nel senso che il suo territorio è compreso al 100% in quello del Parco Nazionale che ha, al proprio interno, zone sottoposte a diverse discipline e limitazioni anche importanti, a volte in contrasto con veri o presunti diritti di usi civici.
Come ad esempio sulla questione della discesa a Cala Coticcio, ricadente in zona TA, ovvero di massima tutela, dove “i cittadini maddalenini non possono scendervi a piedi se non accompagnati da una guida”. Su questo argomento quest’estate si è aperta una forte polemica, rivendicando da alcuni, per sentiero, l’uso civico.
In effetti il cosiddetto uso civico non è solo la facoltà d’uso, di utilizzo, esercitata da lungo tempo anche immemorabile da parte di alcune popolazioni su tratti di terra o di mare ma per essere tale, giuridicamente valido, deve essere riconosciuto dalla Regione Sardegna su segnalazione e richiesta da parte Comune.
Nell’Inventario delle Terre Civiche della Regione Sardegna ricadenti nel Comune di La Maddalena – che abbiamo avuto la possibilità di consultare, salvo altri inventari più completi e aggiornati, al momento non di nostra conoscenza – ne risultano esattamente 50, tutte risalenti al Decreto di Accertamento n. 280 del 31 marzo 1942.
Tra questi non risulta il sentiero di Cala Coticcio, a Caprera. Come non risultano altre zone che in base a una certa confusione che, specialmente negli ultimi anni, sull’argomento, si è ingenerata, si ritengono beneficiarie di uso civico.
Sarà interessante l’approfondimento dell’argomento, quando sarà discusso in Consiglio Comunale, e le decisioni che verranno assunte in termini di individuazioni di zone di uso civico che poi siano oggetto di richiesta di riconoscimento da parte del Comune alla Regione Sardegna.