(di Claudio Ronchi) – Vent’anni fa era sindaco del paese Fedele Azara e, in vista dell’Anno Santo dell’anno 2000 (il grande Giubileo) per il quale l’amministrazione comunale aveva chiesto e in qualche caso anche ottenuto finanziamenti per il restauro di alcune chiese e cappelle, era stata organizzata una trasferta alla Bit di Milano (Borsa Italiana Turismo). Gli amministratori di Luogosanto non pensavano soltanto al turismo estivo, del quale già da qualche anno riflettevano in paese positivamente gli effetti dai litorali vicini, ma anche a quello religioso. Il vescovo Paolo Atzei infatti aveva indicato Luogosanto come “capoluogo”, della religiosità gallurese.
